“Il richiedente o il conducente in cui si sospetti una sindrome da apnea ostruttiva notturna deve essere sottoposto a un consulto medico approfondito prima dell’emissione o del rinnovo della patente di guida”. (Direttiva 1 luglio 2014 Unione Europea sull’emissione o il rinnovo dei permessi di guida)

L’addormentamento improvviso causa oltre il 20% degli incidenti della strada.

Secondo il decreto del 22 dicembre 2015 le apnee notturne “determinano una grave ed incoercibile sonnolenza diurna, con accentuata riduzione delle capacità dell’attenzione”: questa stanchezza cronica, che aumenta il rischio di incorrere in incidenti, è la causa principale dei famosi “colpi di sonno” al volante e di una minore ricettività verso gli stimoli esterni.

Infatti, secondo il suddetto decreto, il medico monocratico che effettua la visita della patente dovrà obbligatoriamente indirizzare ad accertamenti il soggetto con sospetta OSAS. Questi saranno individuati tra i soggetti che presentano almeno una delle seguenti condizioni: soggetti russatori abituali con sonnolenza diurna, obesi, con evidenti difetti delle ossa facciali o con collo grosso, che oltre al russamento presentano una anamnesi positiva per malattie associate all’OSAS, quali ipertensione arteriosa farmaco resistente, aritmie, diabete mellito tipo 2, cardiopatie ischemica cronica, eventi ischemici cerebrali, broncopneumopatie.

Sarà necessario per chi soffre di OSAS di grado moderato o grave sottoporsi ad esami specifici e ad un percorso di cura adeguato, che permetta di superare i test richiesti per continuare ad avere la patente.

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In conclusione, la patente potrà essere rilasciata anche alle persone affette da OSAS moderata o grave, a condizione che dimostrino un adeguato controllo dei sintomi con relativo miglioramento della sonnolenza diurna. In caso contrario la patente non potrà essere rilasciata né rinnovata.

La visita, la polisonnografia o la saturimetria notturna consentono di individuare rapidamente se un guidatore possa presentare una sconosciuta sindrome delle apnee nel sonno.

Le eventuali terapie per contrastare la sonnolenza da apnee notturne possono fare in modo che i guidatori rendano migliore la loro qualità di vita, e più sicura la guida.

La diagnosi precoce e l’essere in trattamento permette di superare il probabile test richiesto dalla commissione medica per le patenti.

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La polisonnografia consente il rilevamento di numerosi potenziali biolettrici – attività elettrica cerebrale, movimenti oculari, flusso aereo nasale, movimenti toracici ed addominali, russamento, saturazione d’ossigeno,  attività ECG, potenziali muscolari, posizione del corpo – fondamentali per valutare la qualità del sonno e comprendere le cause di eventuali fenomeni patologici, quali sindrome delle apnee notturne, sindrome delle gambe senza riposo, movimenti periodici degli arti nel sonno.

il paziente deve fare a casa, prima dell’ appuntamento, una doccia  e deve avere i capelli lavati. Non deve applicare alcun genere di cosmetici sulla pelle (creme, lozioni, talco) e sui capelli (gel, lacca, ecc.). La scarsa igiene, come anche i cosmetici, impediscono un corretto contatto degli elettrodi applicati.

Dovrà avere almeno un dito di una mano (preferibilmente l’anulare o il mignolo) senza smalto o unghie artificiali per l’applicazione del saturimetro, che è uno dei parametri più importanti della registrazione.

Deve indossare biancheria intima pulita di cotone. Gli strumenti e le fasce di registrazione saranno, infatti, posizionati sopra, non sotto, la maglietta intima.

È vero, la polisonnografia non costa poco. Offrire esami di ottima qualità richiede studio e ingenti investimenti per i migliori apparecchi e, di conseguenza, non è economico. D’altronde, come potrebbe esserlo? Se normalmente una visita specialistica privata di buon livello a Roma costa non meno di 150 euro, come può un esame complesso (e oltretutto ancora scarsamente richiesto) come la polisonnografia essere proposto addirittura a 100 euro?

Forse perché chi offre esami a basso prezzo non ha un medico di riferimento con un specializzazione in evidenza? O, forse, sono solo società che sfruttano giovani tecnici o medici alle prime armi e utilizzano apparecchi semplificati?

Detto questo, lei vorrebbe affidarsi ad uno sconosciuto?

Se ha guardato altri siti online avrà notato che “nessuno ci mette la faccia”. Questi siti “vendono” esami e basta. Lei non sa a chi sta affidando la sua salute e non ha modo di verificarne le competenze e l’esperienza.

Io non “vendo” polisonnografie. Io aiuto le persone con disturbi del sonno a stare svegli, ad essere efficienti, a non avere disturbi cardiaci o ipertensione, a non avere incidenti stradali, a non essere depressi.

Io sono un medico specialista in Neurofisiopatologia, ho una esperienza ospedaliera e in attività privata ventennale, sono stato il primo ad offrire la polisonnografia su internet, e può verificare le mie specializzazioni sul sito dell’Ordine dei Medici di Roma o digitando il mio nome su Google. La specializzazione e l’esperienza nella polisonnografia mi consentono diagnosi senza incertezze e, come potrà ben immaginare, questa è una abilità piuttosto ricercata, soprattutto quando è confermata da tante referenze positive.