L’Elettroencefalogramma (EEG) è un’indagine fondamentale in neurologia. L’esame consente di visualizzare l’attività elettrica delle cellule cerebrali, attraverso alcuni elettrodi posizionati sul capo grazie ad una cuffia e collegati a un apparecchio di registrazione. Tale attività è alterata principalmente nell’epilessia, nelle conseguenze dei traumi cranici, nei tumori cerebrali, nelle encefalopatie congenite, nelle demenze, nelle malattie cerebrovascolari, nelle meningiti ed encefaliti, nella sclerosi multipla, nelle cefalee, nei disturbi del sonno e nei disturbi psichiatrici. L’EEG fornisce ulteriori informazioni ed ausilio alla Tomografia Assiale Computerizzata (TAC) o alla risonanza magnetica (RM) in quanto tali esami studiano la morfologia dell’encefalo, ma non danno Indicazioni su eventuali disturbi funzionali.
Tutta la procedura è assolutamente innocua e indolore e ha una durata di circa 30 minuti, comprensivi delle tecniche di attivazione quali iperpnea, o respirazione forzata e foto stimolazione intermittente. In casi particolari è richiesta una registrazione dopo che il paziente è stato sveglio durante la notte precedente l’esame. Nei bimbi piccoli è molto utile registrare l’EEG del sonno.
Come si effettua un EEG standard, con HP e SLI
Il paziente deve avere i capelli lavati da poco e senza gel, lacca o altri cosmetici iene fatto sedere su una comoda poltrona. Vengono disposti sul capo numerosi elettrodi tenuti aderenti mediante una cuffia elastica e quindi collegati mediante dei cavetti all’apparecchio di registrazione.
Si effettua una registrazione di base della durata di circa 15 minuti. Per meglio evidenziare patologie, vengono effettuate le prove di attivazione: iperpnea o HP (respirazione accentuata per almeno tre minuti) e una Stimolazione Luminosa Intermittente o SLI, effettuata con una lampada che emette luce a frequenze variabili.
Talvolta si usa effettuare una registrazione dopo che il paziente è stato sveglio tutta la notte precedente all’esame (registrazione dopo deprivazione di sonno). Nei bimbi può essere utile effettuare delle registrazioni EEG delle prime fasi del sonno.
Come si effettua un EEG dinamico delle 24 ore (Holter)
L’esame EEG delle 24 ore è più complesso di quello standard. Viene utilizzato per accertare elementi patologici non evidenziabili nelle registrazioni standard o per quantificare la frequenza delle anomalie nel lungo periodo. Bisogna fissare gli elettrodi con della pasta adesiva capace di tenere gli elettrodi in posizione per circa 24 ore. L’apparecchio di registrazione viene tenuto dal paziente in un piccolo borsello. Ad esso si dirigono tutti i cavi di registrazione provenienti dal capo.
Il nome Holter, non corretto formalmente, deriva, per analogia della metodica, dall’elettrocardiogramma delle 24 ore, proposto dal cardiologo Holter. Il paziente deve annotare gli eventi salienti della giornata su di un quaderno (mangiare, dormire, attività particolari, soprattutto fenomeni che il paziente riconosce come possibili crisi epilettiche). II giorno successivo vengono rimossi gli elettrodi ed il paziente, fatta una doccia, può tornare, alle sue normali attività.
L’elettroencefalogramma, sia standard che dinamico, viene successivamente esaminato dal medico specialista in Neurofisiopatologia, branca che si occupa delle tecniche di diagnostica strumentale del sistema nervoso.
L’esame può essere nella norma o alterato. Le principali alterazioni sono: la presenza di elementi di significalo patologico, sia localizzati che diffusi, la depressione dell’attività elettrica (specie nel traumi cranici o nei comi), o l’alterata organizzazione dei ritmi fisiologici per l’età (soprattutto negli esami dei bimbi in età evolutiva).