Russamento, ipopnee, apnee, sonno molto agitato o insonnia sono i sintomi notturni della sindrome delle apnee nel sonno (OSAS – Obstructive Sleep Apnoea Syndrome). Questa sindrome colpisce oltre il 10% degli uomini e tra il 5 ed il 10% delle donne.

La sindrome delle apnee notturne incrementa il rischio di ipertensione, infarto cardiaco, aritmie, scompenso cardiaco cronico e di ictus cerebrale, indipendentemente da altre condizioni di rischio.

Il ruolo delle apnee notturne nel sonno nell’ipertensione è stato riconosciuto dall’American Heart Association. Nell’ipertensione resistente a trattamento farmacologico massimale è stata evidenziata nell’80% dei pazienti.

Confrontati con i soggetti sani, i pazienti con apnee-ipopnee ostruttive nel sonno vanno incontro a più episodi di aritmie sinusali, sopraventricolari e ventricolari. Questi pazienti presentano più episodi aritmici anche durante il giorno, e la loro saturazione di ossigeno arteriosa minima è stata posta in correlazione con le aritmie stesse. La frequenza delle aritmie si correla con la severità delle OSAS.

La polisonnografia notturna integrata con l’esame ECG Holter è l’esame fondamentale per la diagnosi della sindrome delle apnee notturne e delle patologie cardiocircolatorie associate.