RLS: restless legs syndrome

é un disordine neurologico caratterizzato da una spiacevole sensazione di fastidio, a volte insopportabile, localizzata tra ginocchia e caviglie, con incontrollabile desiderio e necessità di muovere le gambe alla ricerca di beneficio.

Le persone affette descrivono tale sensazione come bruciore, o come se degli insetti si muovessero sulle gambe.

Questi sintomi interessano ambedue gli arti inferiori con una gradualità che va dall’irritante al francamente doloroso.

I sintomi compaiono durante i momenti di rilassamento o riposo. Diventano più fastidiosi la sera e la notte, divenendo scarsamente sopportabili quando si sta per addormentarsi, fino al punto da rendere difficoltoso il prendere sonno. I pazienti sono praticamente costretti a muovere continuamente le gambe nel letto, a stropicciarle tra loro. Spesso, il paziente deve alzarsi dal letto per cercare sollievo nel camminare.

L’esordio dei sintomi avviene generalmente nell’età adulta, dapprima con sintomi sporadici, per arrivare a riproporsi tutte le notti.

In una prima fase diagnostica è importante ricercare patologie che spesso sono causa di una SGSR secondaria (neuropatia diabetica, anemia sideropenica, deficit di B12 e folati, artrite reumatoide, uremia)

La registrazione polisonnografica, con la contemporanea derivazione dell’attività muscolare degli arti, ha permesso di evidenziare che, spesso, i pazienti affetti dalla sindrome delle gambe senza riposo presentano anche scosse muscolari ritmiche durante il sonno. Questi movimenti periodici coinvolgono tipicamente gli arti inferiori, ma, talvolta, possono interessare anche le braccia. I sintomi sono caratterizzati normalmente da flessioni dorsali della caviglia e del ginocchio e da estensioni dell’alluce, che si ripetono ritmicamente ad intervalli di 20-60 secondi per lunghi periodi, con prevalenza nelle fasi 1 e 2 del sonno.

Le scosse periodiche sono spesso accompagnate da alleggerimenti del sonno, che risulta frammentato, fino a veri e propri risvegli.

Le flessioni degli arti non presentano le caratteristiche di una vera e propria mioclonia, ma sono tipicamente delle contrazioni toniche più lente e prolungate.

Questi movimenti ritmici possono presentarsi anche in soggetti non affetti dalla sindrome delle gambe senza riposo o in associazione ad altri disturbi del sonno, quali la narcolessia.

Spesso è il partner del paziente ad osservare la ricorrenza periodica dei movimenti delle gambe. La polisonnografia è l’esame fondamentale per confermarne la diagnosi clinica e per fornire un indice (PLMD index) della sua severità e dell’impatto sulla struttura del sonno.

ll trattamento di scelta per la sindrome delle gambe senza riposo e per il disturbo da movimenti periodici degli arti sono i farmaci dopamino-agonisti, ma vengono comunemente utilizzati anche altri farmaci, come antiepilettici e benzodiazepine. L’uso della caffeina e di alcuni farmaci antidepressivi può accentuare tali disordini.